Incontra Fin Murphy nella vita reale e il suo alter ego nel gioco, Lord Aldric Kael.


Identità nel mondo reale: Fin Murphy
• Posizione: Sligo, Irlanda
• Occupazione: Proprietario di un piccolo negozio
• Personalità: Insicuro, manipolatore, assetato di potere, ingannevole
• Difficoltà nella Vita Reale: Si sente insoddisfatto della propria vita, desidera controllo e validazione
Fin Murphy gestisce un modesto minimarket nel cuore di Sligo, in Irlanda. Per la maggior parte dei clienti, è solo un altro commerciante locale—un po’ riservato, a volte troppo loquace quando parla di argomenti che lo fanno sentire importante.
Ma dietro il suo atteggiamento apparentemente tranquillo si nasconde un uomo consumato dall’insicurezza e da una sete insaziabile di riconoscimento.
Nonostante la sua età e le sue responsabilità, Fin ha sempre avuto la sensazione che la vita gli avesse dato meno di quanto meritasse.
• Non ha mai raggiunto il successo che immaginava.
• Non è mai diventato il leader che si sentiva destinato a essere.
• Il suo negozio è la sua gabbia—piccolo, prevedibile, insignificante.
• Nella sua mente, il mondo non gli ha mai dato il riconoscimento che crede di meritare.
Ma nel mondo online, tutto cambia.
Identità di Gioco: Lord Aldric Kael
• Titolo: Re di Veydor (10 volte sul trono, per lo più grazie all’inganno)
• Reputazione: Manipolatore spietato, temuto ma mai veramente rispettato
• Tattiche: Tradimento, accordi segreti, manipolazione emotiva
• Debolezze: Paranoia, mancanza di fiducia, potere effimero
Nel regno digitale di Veydor, Fin Murphy si trasforma in Lord Aldric Kael, un signore della guerra autoproclamato, noto sia come abile stratega che come infame traditore. Ha conquistato il trono dieci volte, ma mai grazie all’abilità militare o alla supremazia in battaglia.
Invece, prospera nell’ombra della politica, stringendo alleanze segrete, facendo accordi sottobanco e pugnalando alle spalle coloro abbastanza ingenui da fidarsi di lui.
• Aldric Kael non ispira lealtà; la pretende.
• Il suo comando è basato sulla paura e sulla manipolazione.
• Non combatte mai lealmente—perché farlo, quando l’inganno funziona molto meglio?
• La sua paranoia è la sua più grande debolezza, vede traditori ovunque, anche tra i suoi alleati più fedeli.
Coloro che lo servono lo fanno per convenienza, sapendo che il suo regno non durerà mai a lungo. Il suo passato è pieno di amici caduti, pedine scartate e vittorie temporanee che non lasciano dietro di sé altro che rancore.
Doppia Vita: Il Reale e il Virtuale
Per Fin Murphy, il gioco non è solo intrattenimento—è una fuga, un’opportunità per essere l’uomo che non è mai riuscito a diventare nella vita reale. Nel regno di Veydor, non è un semplice negoziante di una piccola città irlandese. È Re, un sovrano, un nome temuto sul campo di battaglia della politica e della guerra.
Ma la sua fame di validazione va oltre il semplice potere.
Aldric Kael è anche un seduttore, che usa il suo fascino e la sua posizione nel gioco per attirare le donne a sé. Costruisce storie grandiose, facendole credere di essere speciali, solo per scartarle quando si presenta una nuova conquista.
• Alcune hanno persino attraversato il mondo reale per incontrarlo, convinte di poter vivere la leggenda di Aldric Kael—solo per scoprire che Fin Murphy non è nulla di ciò che ha fatto credere.
• Le sue relazioni nel gioco sono numerose, intrappolandolo in un vortice di drammi infiniti.
• Tiene più donne emotivamente coinvolte contemporaneamente, facendo in modo che nessuna conosca mai l’intera verità.
Ma nell’era di internet, i segreti non restano sepolti per sempre.
Nel mondo reale, Fin è solo un uomo qualunque.
Ma nel gioco, Aldric Kael vive come un re.
L’unica domanda è—quanto a lungo potrà mantenere l’illusione prima che tutto crolli?
Stato Attuale:
Lord Aldric Kael è ancora una volta sul trono, ma i suoi nemici lo osservano.
La sua paranoia è al massimo, e i sussurri del suo ultimo tradimento si diffondono come un incendio.
Più la sua rete di menzogne si intreccia, più cresce il rischio di essere smascherato.
Quanto tempo passerà prima che il mondo—sia reale che virtuale—lo veda per quello che è veramente?